
The Collage Post Image by S. Hermann & F. Richter from Pixabay
The collage post
Molto spesso mi chiedo come sia possibile che la storia di Gesù di Nazareth possa ancora oggi appassionare le persone nonostante siano passati secoli dal periodo in cui è ambientata . Credo che la storia di Gesù ci appassioni perché ci rispecchiamo nel personaggio.
Con il passare dei secoli gli scritti dei vangeli hanno subito varie interpretazioni da perdere il significato originale del testo. Ad esempio prendiamo la preghiera del Padre nostro: il testo originale dice “Babbo buono e celato, sia santificato il tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta la tua volontà come in cielo così in terra, anticipaci il pane del cielo, non darci prove troppo dure da sopportare. Liberaci dal male (è stato introdotto successivamente), pertanto cercherò di analizzare alcune parti dei vangeli.
Partono dal fatto che la Bibbia parla di un dio collerico e Gesù parla di un dio buono. Questo si ha perché ci sarebbero nelle sacre scritture due dei: uno è Jahvè, che è il dio del diluvio che distrugge e si arrabbia, mentre Jelloite è il dio buono, quello della creazione, ed è il padre di Gesù. Quest’ultimo risuscita i morti e guarisce gli infermi, quello che non ha mai fatto il padre.
I vangeli che raccontano la nascita di Gesù sono quello di Matteo e quello di Giacomo. I due vangeli narrano la nascita di Gesù in modo diverso. Alcuni storici ritengono che il vangelo di Matteo cerchi di avvicinare gli egiziani al culto cristiano accostando la figura di Maria e di Gesù bambino a quella di Iside e suo figlio Orus.
La natività scritta nel vangelo apocrifo di Giacomo dice che Maria ha le doglie e viene portata in una grotta, Giuseppe va a cercare una levatrice, a un certo punto c’è un fascio di luce e tutti intorno a Giuseppe sono immobili. Giacomo ci racconta che Giuseppe è anziano, ha dei figli con altre donne, quindi non può aver concepito Gesù. Giacomo ci dice anche che Gesù appena nato camminava già.
I Re Magi sono tre come la trinità: sono dei sacerdoti della religion di Zoroastro. Difatti tutt’oggi si parla della fratellanza tra zorotrusca e Gesù per il viaggio fatto dai Re Magi. I doni sono: oro, che è il metallo del re; incenso per ricordare la sua origine divina; mirra per ricordare che avendo un corpo mortale dovrà morire.
Gesù, Maria e Giuseppe scappano in Egitto: per alcuni significa che le origini del cristianesimo si fondono sulla cultura egizia.
Per quanto concerne l’infanzia di Gesù abbiamo il vangelo di Tommaso che ci descrive un Gesù bambino che crea con il fango passeri e li porta in vita, ci descrive anche un bambino incline alla violenza, visto che quando si arrabbia con i suoi coetanei li punisce uccidendoli. Gli storici pensano che quanto su scritto voglia farci vedere un Gesù non ancora maturo e non consapevole delle sue azioni, perché lo stesso vangelo di Tommaso ci racconta un bambino che non uccide più, ma usa i suoi poteri a fin di bene.
Dai vangeli si sa che Gesù si perde nel tempio all’età di 12 anni e dopo non si sa più nulla fino ai trent’anni.
In questo spazio temporale ci sono molte ipotesi secondo cui Gesù si sia recato in India, altri pensano che non si sia mai spostato dai pressi del lago Tiberiade.
Gli storici, leggendo i vangeli, deducono che Gesù faceva parte della classe dei carpentieri e fabbricanti di mobile. Egli era istruito: sapeva leggere e scrivere e parlava quasi sicuramente il greco, il latino e ramaraico.
Dalle nozze di Canne alcuni studiosi ritengono che tra Maria e Gesù c’era un po’ di freddezza, perché Gesù chiama Maria “Donna”.
Dai vangeli si capisce anche che le persone sapevano che Gesù non era il figlio di Giuseppe, di fatti lo chiamano “figlio di Maria”, e tale affermazione all’epoca era un insulto.
Il messaggio di Gesù è rivoluzionario: parlava di una religione, del sentire, ossia non si può obbligare le persone ad amare, o provi sentimenti o non li provi, e toglieva tutti i divieti e obblighi della religione ebraica.
Gesù guariva gli infermi e resuscitava i morti.
Secondo gli esegeti le parole di Gesù quando guarisce gli infermi sono mal tradotte, perché non dice “ti perdono i tuoi peccati”, ma “ti sposto i tuoi traumi”.
Questa tesi si fonda sul fatto che la parola perdono ai tempi di Gesù non esisteva; la parola rimettere significa spostare e non perdonare; e la parola che abbiamo tradotto come peccati, in realtà significava traumi.
Occorre aprire una parentesi per spiegare meglio il concetto. All’epoca di Gesù i medici credevano che intorno al corpo ci fosse un campo energetico. Quando una persona subiva un trauma o provocava un trauma a qualcuno, il suo campo energetico si bucava. Il buco corrispondeva a un organo, che si ammalava.
Secondo Igor Sibaldi e alcuni fisici, quando Gesù dice “Io ti sposto i traumi di dosso”, vuol significare che applica la teoria del tempo di Einstein.
Un’altra frase che secondo Igor Sibaldi e i fisici afferma la teoria su esposta è la frase di Gesù: “Da prima che Abramo fosse io sono”.
Se il tempo fosse unilaterale, Gesù avrebbe detto “Da prima che Abramo fosse io ero”, significava che Gesù si ricordava una vita precedente in cui aveva parlato con Abramo.
Per i fisici e Igor Sibaldi per Gesù il tempo è tridimensionale come spiega Einstein. Questa tecnica vale anche per le resurrezioni.
Alcuni studiosi storici dicono che Maria Maddalena fosse l’amante di Gesù, altri dicono che fosse il discepolo preferito da Gesù, altri che la Maddalena fosse il lato ingegnoso di Gesù.
Anche nei vangeli si parla di reincarnazione, ma non come la intendono coloro che credono in Buddha.
Sussiste un passo del vangelo che è stato tolto ai tempi delle invasioni barbariche, in cui Gesù attraversa il territorio di Erode, che viene consigliato di catturare e uccidere Gesù. Erode dice “ ho già fatto uccidere Giovanni Battista se l’uccido di nuovo si arrabbia”.
L’incarnazione di cui si parla è il BUR o Buk. Il Bur si ha quando una persona di alto livello spirituale che non ha compiuto un’impresa chiede spiritualmente alla parte spirituale del vivente se può prendere il corpo in prestito. La persona di questo scambio non se ne accorge. Secondo Erode Gesù è il BUR di Giovanni Battista.
Nella incarnazione buddista io due vite fa ero Paperino, mentre nel Bur o Buk qualcos’altro che è stato Paperino si è inserito in me.
Gesù quando dice “L’io è la via, la verità e la vita2 sta spiegano quello che in Sanscrito è Atman. Gesù con questa frase vuol significare che dentro di noi c’è l’atman che si divide in atman e atman limitato. Tutti noi dobbiamo puntare all’atman che è la vita eterna, ossia lo spirito. Lo spirito dei vangeli è quel vento che viene da fuori o meglio noi siamo in uno stato e un vento che viene al di fuori dal nostro stato.
Per quanto concerne la morte e resurrezione di Gesù ci sono diverse fonti contrastanti.
Alcuni studiosi sostengono che Gesù non voleva finire come altri profeti che nessuno ricordava più. Quindi disse a Giuda di tradirlo e disse agli altri apostoli la parte che dovevano recitare: per esempio Pietro doveva negare di conoscerlo. Gesù pensava che, essendo divenuto popolare, lo avrebbero rilasciato in tre giorni per paura della folla. E se le cose si mettevano male lo avrebbero risuscitato gli apostoli.
Gesù subisce un processo, che non è un processo di diritto romano, perché i romani nelle terre conquistate solitamente non imponevano le loro leggi e i loro usi e costumi, ma lasciavano le loro leggi e religioni. Pertanto il diritto romano si applicava in due casi: il primo per risolvere controversie tra romani e il secondo per risolvere controversie tra un cittadino romano e uno straniero. In tal caso la controversia era tra ebrei e quindi si usò il diritto ebreo per giudicare Gesù.
Alcuni traduttori di testi sacri dichiarano che ci sia un bel dialogo tra Gesù e Ponzio Pilato nel quale Gesù dice: “Io sono il re, ma non di questo mondo, ma di un altro tipo di mondo.”
Io non intendo l’io come persona ma come l’io di ciascuna persona ed ognuno è re… ”
Questo discorso piacque a Ponzio Pilato. Nella Bibbia Gesù non dice mai “Tu devi credere a quello che ti dico”, ma si pone come un filosofo per convertire gli altri.
Altri dicono che Gesù, mentre portava la croce sul Golgota, prese le sembianze di Simone da Cirene, scappò dalla morte e diede le sue sembianze a Simone di Cirene. Dal vangelo di Pietro Gesù scomparve dalla croce a apparve vicino a lui. Altri dicono che quando Gesù fu tolto dalla croce non era ancora morto, era solo stordito.
Sulla figura di Gesù si dicono molteplici teorie, perché le fonti sono molteplici e contrastanti e prima di essere messe per iscritto se le tramandavano oralmente.