The Collage Post Foto di Virgo Gem da Pixabay

René Guénon affronta tematiche di notevole complessità riguardanti i tarocchi e i simbolismi associati a pietre e fulmini, con particolare attenzione all’Arcano numero 16, che rappresenta la Torre colpita da un fulmine. In questo contesto, egli sottolinea una connessione tra le pietre, in particolare le cosiddette “pietre del fulmine”, e il termine ebraico “Beith-el”, che si traduce come “dimora di Dio”. Le pietre sono interpretate come simboli di potere spirituale e sacralità in diverse tradizioni, non limitandosi esclusivamente a quella ebraica.

Inoltre, le pietre nere rivestono un significato speciale, legandosi a vari miti e leggende, tra cui narrazioni riguardanti la casa di Dio e simboli divini. Va notato che non tutte le pietre sono considerate sacre o di origine celeste. Si crea una certa confusione tra le pietre che precipitano dal cielo, come gli aeroliti, e le pietre del fulmine. Le ultime, infatti, non devono necessariamente essere considerate come oggetti caduti dal cielo, bensì come simboli che racchiudono influenze spirituali.

Il fulmine, simbolo di grande potenza, rappresenta concetti di paternità divina e creazione all’interno di diverse tradizioni culturali, inclusa quella tibetana. Guénon evidenzia anche come le tradizioni antiche, tramite svariati strumenti e simboli, evochino l’idea di creazione e di potere divino, giungendo a citare filosofi come Leibniz.

In sintesi, René Guénon esplora le complessità del simbolismo legato a pietre, fulmini e aspetti divini a essi associati, mettendo in evidenza sia le interconnessioni culturali sia le possibili confusioni che possono sorgere nel loro significato.

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