The Collage Post Foto di Paul Henri Degrande da Pixabay

Il cinghiale è emblema di autorità spirituale, assumendo un ruolo analogo a quello dei druidi, mentre l’orso incarna il potere temporale, paragonabile alla figura dei cavalieri. Questo dualismo può essere messo in relazione con le caste indiane, dove i Brahmani, i sacerdoti, e i Kshatriya, i guerrieri, rappresentano ambiti distinti e complementari. Allo stesso modo, si potrebbe considerare il legame tra re Artù e il suo consigliere Merlino.

Si indica che la tradizione celtica costituisca un ramo di una tradizione più antica e primordiale, definibile come “iperborea”, vista come fonte di molte altre tradizioni culturali. Nella spiritualità indù, il cinghiale riveste un’importanza notevole, in quanto è riconosciuto come un avatar, ovvero un’incarnazione divina, simboleggiando il ciclo di manifestazione del mondo. Le autorità spirituali si associavano a questo simbolo, poiché il cinghiale rappresenta un concetto di isolamento, essendo un animale tendenzialmente solitario. Questa caratteristica suggerisce anche un legame con tradizioni ancestrali più remote.

Esistono riferimenti significativi che evidenziano un legame linguistico e culturale tra il termine “cinghiale” e varie altre lingue, indicando un’origine comune. In conclusione, si può affermare che l’autorità spirituale e il potere temporale non siano in conflitto, ma al contrario siano uniti e derivino da una tradizione primordiale condivisa, ciascuno con ruoli che si completano a vicenda.

In sintesi, si analizza come i simboli del cinghiale e dell’orso, insieme alle loro rispettive tradizioni, riflettano idee più ampie sulla spiritualità e il potere nelle culture antiche, suggerendo una connessione duratura tra tradizioni diverse, sia nel tempo che nello spazio.

0Shares