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Molti intellettuali sostengono che viviamo dentro una cappa che ci impedisce di vedere la realtà.

Dentro a una gabbia linguistica, logica, morale. Precipitati in una dimensione parallela dove non valgono più i comuni riferimenti di senso, il vero e il falso, una tesi e il suo contrario, ma le parole acquisiscono una valenza nuova, non pesano più il loro contenuto, ma a seconda di chi le pronuncia con chi le pronuncia.

La natura

La natura viene sostituita con il termine ambiente. In commercio ci sono molte etichette che hanno la decifratura bio, che non ha nulla a che vedere con natura, ma che sostituisce i termini dietetico e salutare.

La natura è la realtà che abbiamo trovato. La natura può essere bella, ma può essere anche pericolosa e crudele.

L’ambiente può alludere a qualcosa di costruito e artificioso.

Gli ambientalisti difendono giustamente l’integrità genetica degli ortaggi, ma si può mutare il corpo di una persona in base ai suoi desideri.

Il sesso

Venivamo da decenni in cui si inneggiava al sesso libero, l’unico limite era quello di usare il preservativo, e adesso i nostri rapporti sono a distanza.

Il politicamente corretto con i suoi divieti lessicali, le sue proibizioni pratiche, le sue censure storiche e culturali, il puritanesimo contro ogni approccio sessuale, la contaminazione dei corpi e il disprezzo per le pratiche di procreazione. Il risultato è una società repressa. A ogni femminicidio si dice che è colpa del patriarcato che concepisce l’uomo come il padre padrone. In verità gli uomini che uccidono le donne sono il frutto di un matriarcato diventato matrigna crudele che accoglie i suoi figli senza mai farli crescere. Questa dipendenza patologica è una debolezza che fa sì che l’uomo uccida la donna. Le discussioni in famiglia sono normali in quanto crescita di confronto. I maltrattamenti famigliari sono uno scarico di tensione che si ha con la persona più vicino a noi.

I sociologi hanno notato che nelle società in cui ci sono famiglie solide la società è più solida. Pertanto si ritiene che bisogna proteggere le famiglie. Questo non significa che coloro che non sentono di avere una famiglia debbano essere emarginati.

La salute pubblica

In nome della salute si possono comprimere i diritti sanciti dalla nostra Costituzione.

Il potere regge sulla paura di morire. La paura si affronta nella società tradizionale con la visione eroica della vita e la visione religiosa.

Il pensiero dominante esclude questa visione per una visione qui e ora. Ma anche l’eccesso della liberazione della paura porta a conseguenze devastanti.

Cancellare la storia

La storia viene cancellata e una cappa la copre con omertà e falsificazione.

La cancel culture, ossia la cultura della cancellazione, nega la cultura.

La cappa impedisce di vedere liberamente il passato e cancella tutto quello che non è conforme all’oggi.

Ci sono quattro tipi di cancellazione storica:

  1. Il fanatismo religioso
  2. Il totalitarismo ideologico
  3. Il suprematismo economico e l’imperialismo tecnico-militare
  4. L’idiozia moralistica del politically correct

Nella rivisitazione storica non sussiste spazio per la pietà dei vinti, ma si esaltano solo i vincitori. Questo si fa con la semplificazione della storia.

Per i progressisti il figlio ne sa più del padre, il moderno è più saggio dell’antico, il contemporaneo è il punto più elevato di osservazione, non solo storica ma morale, civile e intellettuale.

Le tappe che utilizza la cappa per manipolare la storia sono:

  • Prima tappa: la memoria storica viene cancellata dalle agende pubbliche e istituzionali.
  • Seconda tappa: la storia da ricordare perde il respiro dei secoli e si ricorda solo degli ultimi decenni.
  • Si trasforma un terribile evento storico in un’ipostasi teologico diabolica.
  • Si nega che ci sia stato un evento mondiale che ha mietuto migliaia di vittime.

Così vengono manipolati gli eventi storici.

Conformismo

Il politicamente corretto ha la pretesa di dire agli altri cosa devono dire, come devono essere e come devono comportarsi. Presuppone la superiorità del giudicante e l’elevazione della sua ideologia a canone universale obbligatorio.

Il corretto rompe i ponti con il sentimento popolare e separa i diritti dai doveri e li lega ai desideri, rigetta i limiti e i confini personali, sociali, sessuali e territoriali nel nome di una libertà sconfinata. Il ruduzionalismo ideologico del politicamente corretto genera delle fratture: a) la storia, l’arte, la letteratura e il pensiero al presente, nel senso che tutto quello che è avvenuto deve essere letto, riscritto e giudicato alla luce del presente; b) riduce la realtà al moralismo; c) si cambiano i nomi alle cose; d) riduce le differenza di pensiero a una grande ideologia.

Alle riduzioni si aggiunge una serie di sostituzioni: 1) dà la priorità alle minoranze a discapito della maggioranza; 2) sostituisce i protagonisti e gli eroi con le vittime; 3) preferisce le cose straniere alla cose nostrane.

La sorveglianza

Per quanto concerne la sorveglianza, la politica è divisa in tre fasce: chi è d’accordo sulla sorveglianza e se ne fa promotore, chi si fa trascinare dalla corrente, chi si oppone ma non dà una organica alternativa.

Per indurre le persone a sottostare alla sorveglianza si fa leva sul potere, l’aggregazione e la paura.

I nemici della cappa

Nelle democrazie occidentali non sta sparendo solo la possibilità di alternativa, ma anche la possibilità di alternanza.

Il pensiero recluso

Il pensiero soffre di asfissia, recluso sotto la cappa, precluso agli orizzonti. L’unica pratica possibile è pratica ed etica autofondata, perentoria e labile al tempo stesso. L’etica fornisce ai suoi utenti pregiudizi fondamentali.

Siamo in una società che non pensa, che non ama, che ha perso la fiducia nel futuro. Sussiste un mix di ignoranza e presunzione che fa sì che ci affidiamo a santoni, predicatori e influencer.

Dio

La cappa in cui viviamo nasconde Dio. La civiltà occidentale ha oggi tre nemici: l’invasione islamica che vuole sostituire la religione cristiana; il materialismo ateo che vuole cancellare ogni forma di spiritualità; la chiesa attuale che riduce la cristianità in un luogo di accoglienza perdendo la traccia di una fede nella vita ultraterrena.

Il padre nostro è stato la base religiosa e familiare, morale e civile del nostro stare al mondo nel tempo in rapporto con l’eterno.

Ogni potestas deriva dal padre: dal santo padre al padre di famiglia, dal maestro di scuola al padre sacerdotale, dal patriarca la padre della patria. Il pater è sintesi unita e riferimento supremo: la società senza padre è solitudine e caos.

Il Padre nostro, l’Ave Maria, l’eterno riposo e l’angelo custode sono i nostri pilastri. Queste preghiere si rivolgono al padre, alla madre, ai morti e all’invisibile. Nei primi versi del adre nostro si chiede un sostegno primario, seguito da un impegno reciproco.

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