
THE COLLAGE POST
L’evoluzione da civiltà preistoriche e primitive a civiltà di più alto livello implica un parallelo cammino da strumenti rituali e immediatamente popolari a strumenti concepiti per il divertimento e l’arte. Non è più il popolo che canta e suona con intenti magici, fini devozionali e sociali: il campo dell’attività musicale viene rilevato da una classe distinta o una casta di musicisti professionisti. Da questo momento gli strumenti possono essere divisi in due generi: strumenti popolari e strumenti destinati ad artisti per uso professionale.
Nel corso di scavi condotti nell’area della Mesopotamia sono stati rinvenuti alcuni strumenti musicali:
Idiofoni: sono strumenti vibranti senza una speciale tensione.
Flauti e strumenti ad ancia: si trovano raffigurati raramente nei documenti che ci restano della civiltà mesopotamica; come del resto gli altri strumenti a fiato, venivano infatti preferiti strumenti a corda. Il termine sumerico per indicare il flauto diritto era ti-gi: la sillaba gi significa canna.
Corno e tromba detti si-im. Il si significa corno e im significa vento o soffio. Le trombe diritte che si trovano raffigurate sono in epoca assira e a suonarle erano soldati.
Tamburi: erano giganteschi e arrivavanoal collo dei due suonatori.
Lire: hanno al posto del manico una sorta di telaio formato da due bracci e una traversa o giogo che li unisce. Le corde sono tese dalla tavola frontale della cassa alla traversa.
Arpe: hanno il piano delle corde verticale non parallelo alla tavola armonica. Quanto alla forma esterna di questo strumento, ne esistono due tipi: l’arpa arcuata, nella quale la cassa si prolunga a un’estremità in un manico curvo formando con esso un arco unico, e l’arpa angolare, nella quale cassa e manico formano un anglo fra loro.
Liuti: sono gli antenati degli strumenti a corda, violino incluso. Presentano casse molto piccole, lunghi manici con molti tasti, sono armati di due corde fissate senza ausilio di piroli e vengono suonati con un plettro.