THE COLLAGE POST Foto di Ilo da Pixabay

Riassumendo brevemente i fatti, diremo che l’arpa, la chitarra e il violino rappresentano i punti d’arrivo di linee genealogiche che partono dall’arco musicale e divergono.

Si osserva che ciò che distingue un violino da un’arpa è che la parte superiore delle corde è tesa o al di sopra di un manico o sul vuoto. Negli strumenti a manico il tasto o tastiera è la parte contro cui le dita della mano sinistra pressano le corde accorciandone a volontà la lunghezza vibrante. A ogni corda d’arpa corrisponde un suono. Al contrario le differenti posizioni delle dita su ciascuna corda del violino permettono di trarre suoni diversi da una medesima corda. Tale distinzione tra strumenti a tasto e no troverebbe l’equivalente in strumenti a fiato. I flauti di Pan hanno un numero di canne al quale teoricamente corrisponde un numero eguale di suoni. Nel comune flauto la colonna d’aria racchiusa in un tubo è suscettibile di un certo numero di suoni limitato dai fori laterali.

La nascita dell’archetto mostra infine un’ultima sopravvivenza di quell’arco che l’evoluzione degli strumenti a corde tende ad abolire a causa del raddrizzamento del manico per la sporgenza del ponticello o dei lunghi bischeri che, fissati posteriormente, emergono nella parte anteriore.

Esiste quindi fra strumenti arcuati o dritti tubulari o pieni a corregge di corteccia o a corde riportate un’analogia di tratti di cui il principale può consistere nell’appoggiare una zucca sul corpo umano, ma questo tratto non saprebbe cancellarne altri. Molti dispositivi di tensione e di risonanza hanno potuto alternarsi, ma conosciamo sempre l’ordine in molte forme di manici: bastone flessibile a forcella, canna naturale di bambù, bastone cavo; o in diverse forme di risonatori: fossa, bocca, zucca, canna, guscio.

La lira, come l’arco, comincia con l’ignorare l’uso del bischero. Pur non avendo la flessibilità originaria dell’arco, essa per la forma a triangolo o trapezoidale del suo telaio tende a distanziare generalmente a mo’ di ventaglio corde di diversa lunghezza. Indubbiamente le corde della lira furono tese dal suo telaio prima che lo fossero per mezzo di bischeri su questo telaio.

I primi bischeri furono delle semplici caviglie o nottolini fissati nel giogo, attorno ai quali si avvolsero le corde.

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