the collage post Foto di A. M. Cranston da Pixabay

La favola di Cenerentola tratta la rivalità fraterna.

Questa favola avvince sia ragazzi che ragazze perché i bambini di entrambi i sessi soffrono con pari intensità per la rivalità fraterna e hanno lo stesso desiderio di essere riscattati dalla loro umile condizione e di superare quelli che sembrano superiori a loro.

Un altro aspetto che affascina il bambino è l’indegnità della matrigna e delle sorellastre.

Il desiderio di Cenerentola di eliminare la madre è completamente represso nelle versioni moderne e sostituito da una trasposizione e da una proiezione: non è la madre che apparentemente assume un ruolo cruciale nella vita della ragazza, ma una matrigna; la madre è rimpiazzata da un surrogato materno.

La rivalità fraterna è il fulcro della trama a un coinvolgimento edipico che è stato represso.

Il fatto che Cenerentola sia costretta a vivere in mezzo alla cenere è un dettaglio di grande complessità. In superficie significa umiliazione e declassamento dalla posizione fortunata di cui ella godeva prima dell’inizio della storia. In realtà la condizione di Cenerentola era come quella delle vergini vestali dell’antica Roma. Una bambina era scelta per questo onore quando aveva tra i sei e i dieci anni.

Tale condizione rimane per cinque anni fino all’età da matrimonio. Questo è il periodo delle tribolazioni di Cenerentola. Essere una vergine vestale significava essere una guardiana del focolare e inoltre essere completamente pura. La figura di Cenerentola può essere mista, come la dea madre decaduta che alla fine della storia rinasce dalle ceneri come la fenice.

Gli anni trascorsi da Cenerentola in mezzo alla cenere dicono al bambino che nessuno può sfuggire a quest’esperienza. Cenerentola per prendere in mano il suo destino ha bisogno che la figura del genitore diminuisca.

Questa diminuzione dell’importanza emotiva del padre nella vita di Cenerentola spiana la strada alla sua finale trasformazione del proprio amore infantile per lui in un amore maturo per il principe.

Cenerentola va tre volte al ballo, perché riflette il ripetersi di un comportamento del bambino nei confronti dei genitori e la sua conquista della propria autentica individualità.

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