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La storia comincia con la madre di Biancaneve che si punge il dito e lascia cadere tre gocce di sangue. La storia si propone di risolvere il problema dell’innocenza sessuale: alla bianchezza fa da contrasto il desiderio sessuale simboleggiato dal sangue rosso. Le fiabe cercano di far accettare al bambino l’effusione sessuale. La fiaba insegna al bambino che una lieve effusione sessuale è un presupposto del concepimento, perché solo dopo questa effusione il bambino può nascere.
Nonostante la madre muoia e subentri la matrigna, non accade nulla di male a Biancaneve.
Il narcisismo della matrigna è dimostrato dal fatto che ella cerca di essere rassicurata circa la propria bellezza dallo specchio magico. La matrigna rappresenta il genitore narcisista che si sente minacciato dal proprio figlio.
Nella favola irrompe la figura del cacciatore, che rappresenta la figura paterna. Il cacciatore placa la regina eseguendo l’ordine, ma non uccide Biancaneve.
La regina, che è bloccata da un narcisismo e da un primitivo stadio orale incorporativo, non può entrare positivamente in rapporto con altri e con cui nessuno può identificarsi.
La regina mangia gli organi dell’animale pensando che siano di Biancaneve. Questo gesto è un’usanza antica: in molte popolazioni si mangiavano gli organi della persona per acquisire i pregi della persona morta. L’individuo acquisisce i poteri e le caratteristiche di ciò che mangia. La regina, mangiando gli organi, voleva acquisire la bellezza di Biancaneve.
I nani sono incapaci di proteggere Biancaneve dalla matrigna, che ha un forte potere su Biancaneve. Quest’ultima continua a cadere nei tranelli fatti dalla matrigna.
Biancaneve può abitare con i nani a patto che compia tutti gli atti volti alla cura della casa. Biancaneve, nel periodo in cui vive con i nani, diventa una brava massaia.
Ella sa controllare i suoi desideri orali e si vede quando mangia un solo boccone da ogni piatto e beve una sola goccia da ciascun bicchiere.
Mangiando e bevendo autolimitandosi e dormendo nel letto a lei adatto, Biancaneve dimostra di avere il controllo dell’Es. Ella lavora sodo dimostrando di avere un Io maturo.
I nani possono rappresentare i giorni della settimana o possono rappresentare i metalli estratti dalla terra.
La mela rappresenta l’amore e il sesso. Quando Biancaneve mangia la mela, la bambina che è in lei muore.
La storia insegna che il fatto che un individuo abbia raggiunto la maturità fisica non significa necessariamente che sia preparato sotto il profilo intellettuale ed emotivo per l’età adulta, così com’è rappresentato dal matrimonio.