the collage post

La produzione di cosmetici avviene attraverso le seguenti fasi:

  • La pesatura di tutti gli ingredienti. Questa fase viene fatta a mano con un sistema informatico che riduce al minimo gli errori. Ogni ingrediente viene inscatolato con un proprio codice. La macchina dislocatrice indirizza ogni prodotto verso un macchinario specifico.
  • Ogni macchina produce un lotto, e lotti diversi dello stesso prodotto possono avere differenze impercettibili ma ben evidenti per il colorista.
  • Si dà al colorista un campione di tutti i lotti. Egli può ribilanciare le differenze tra lotti.
  • Il prodotto deve superare alcuni test e dopo viene commercializzato.

La figura del colorista è una figura importante per il prodotto, perché ne dà un’impronta personale.

Nella produzione di make-up la ricerca si concentra nella formula, mentre lo sviluppo riguarda il colore.

I pigmenti non sono tutti uguali, perché assorbono gli oli in modo diverso o sono più difficili da disperdere.

Alcune regole si basano sulla teoria del colore, mentre altre si imparano sul campo, come ad esempio ottenere il colore nero dal verde.

Tra i pigmenti abbiamo le lacche, che sono pigmenti organici derivati da piante e animali. Questi pigmenti sono molto sensibili alla luce.

I formulatori parlano di perle (brillantini), che sono pigmenti complessi accomunati dalla caratteristica di luccicare. Questi pigmenti danno tridimensionalità al colore sfruttando la composizione e il variare delle dimensioni delle perle.

In commercio troviamo “le perle a interferenza”, che sono fatte di lamelle di mica e ossido di titanio. Queste perle si presentano come polvere bianca, ma a contatto con la pelle prendono colore. Questo avviene perché le perle non contengono colore ma lo spessore degli strati di mica e ossido di titanio interferisce con la luce e restituisce per ognuna un colore diverso.

Il colorista deve usare ingredienti diversi a seconda di dove il prodotto viene distribuito, perché le norme di sicurezza sui cosmetici variano in base al paese. Alcuni pigmenti sono vietati in Europa, mentre in Cina e Giappone sono consentiti e viceversa. Possiamo dire che il colorista ha un ruolo centrale sulla riuscita del prodotto finale.

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