
The Collage Post
Occorre fare una premessa: la scrittrice Selene Calloni Williams nel libro Daimon fa riferimento ad alcuni principi enunciati da James Hillman. Pertanto consiglio di leggere qualche libro di Hillman per comprendere meglio il libro Daimon.
Tale libro è scorrevole, le frasi sono prive di periodi troppo lunghi. La scrittrice usa una terminologia semplice ma non banale. Apprezzo molto lo stile che usa la scrittrice perché sembra semplice ma in realtà è difficile da realizzare.
Il libro è suddiviso in una introduzione, otto capitoli, ognuno dei quali corrisponde a un mito, conclusioni e ringraziamenti.
Il libro ha un’introduzione nella quale sono spiegati alcuni principi guida per capirlo.
Alla fine del capitolo c’è un codice QR per permette al lettore di fare una meditazione di pochi minuti guidata con le musiche di Rino Capitanata.
Ogni capitolo è composto da tre parti. Nella prima parte troviamo il mito raccontato dal protagonista. Nella seconda parte viene narrata una storia di un paziente della scrittrice. Nella terza parte troviamo l’omi, una pratica di attenzione cosciente.
Personalmente il mito che mi ha dato delle emozioni molto forti è stato quello di Arianna. Mentre lo leggevo ho pianto singhiozzando, sono entrata per qualche strana ragione in sintonia con la protagonista. Ancora adesso se ci penso mi viene da piangere.
La parte del mito di Arianna che mi è piaciuta molto è la seguente: “… non importa in quale disperata situazione ti trovi, c’è sempre una via d’uscita, una possibilità di farcela. Sicuramente fu un’immagine guida importante per la giovane Arianna che più avanti si sarebbe trovata lei stessa in una situazione simile, tra la vita e la morte, e che, senza l’insegnamento ricavato da quell’immagine guida non sarebbe sopravvissuta.”
In questa frase ho percepito la speranza che non deve mai mancare nei momenti bui. In questo mito ho trovato molto bello il rapporto madre e figlia.
Nel mito di Antigone la scrittrice fa chiaramente capire che bisogna superare il dualismo, ossia non fare distinzione tra bene e male, giusto e sbagliato.
Una delle frasi simbolo che spiega il concetto di credenza è la seguente: “i leoni di montagna tra loro si accoppiano con i loro stessi figli e anche Kallon, il mio cane, l’ho visto montare una delle sue tre figlie in calore.”
Nel mito di Perseo mi ha fatto sorridere la figura di Acrisio.
La frase che racchiude l’essenza di tale mito è “l’amore comporta leggerezza perché amare è un tale slancio, un tale dono di sé, che nulla ti fa più paura, ciò che per altri è schiacciante, per te diventa leggero come una piuma.”
Secondo la scrittrice a Cassandra manca il coraggio di liberarsi dalle proprie visioni di morte. La protagonista nella maternità trova la ragione per cui vale la pena di vivere.
Nel mito di Orfeo la scrittrice fa una bella citazione di James Hillman, il quale scriveva nel libro “il sogno è il mondo infero”, “C’è una danza nella morte. Ade e Dioniso sono lo stesso Dio”. Questa frase la scrittrice l’ha spiegata molto bene nelle dirette su Youtube.
Nel mito di Medea ho trovato molto interessante il rapporto tra Medea e Circe.
Nel racconto di Medea la parte più bella è quando vede Giasone per quello che è, piccolo e meschino che per un po’ di potere rinuncia all’amore.
La citazione simbolo di tale mito è la seguente: “tornavo a casa, madre di due figli che erano nel mondo degli invisibili e un figlio nel regno del visibile. Li avrei ritrovati tutti quando sarei stata pronta.”
Nei capitoli dedicati ai miti di Prometeo e Agamennone ho trovato toccanti le storie di Wanda e di Marcello.
In tutti questi miti la scrittrice pone delle domande al lettore su cui riflettere.
Consiglio di leggere il libro Daimon con molta attenzione e senza fretta.