THE COLLAGE POST

Nel periodo in cui l’antica Grecia stava per cadere sotto il controllo di Roma, in Nord America da un migliaio di anni prosperava la cultura adena.

Questo popolo era sedentario e viveva in villaggi costituiti da case di forma circolare. Queste costruzioni erano nelle prossimità di vasti recinti pubblici definiti “cerchi sacri”, perché si presume che venissero utilizzati per lo svolgimento di cerimonie religiose.

Le abitazioni erano minuscole in confronto alle tombe.

Questo popolo, oltre a procurarsi il cibo con la caccia, la pesca e la raccolta di frutti e di vegetali, importava zucche e zucchine dal Messico e le coltivava insieme alle prime forme di mais. Il tabacco veniva fumato dai nativi americani durante le cerimonie.

Contemporaneamente alla cultura adena esisteva anche quella Hopewell. Questo popolo viveva in comunità stabili il cui sostentamento si basava sull’orticoltura. Gli insediamenti degli Hopewell erano caratterizzati da enormi monumenti di terra costruiti sia come templi sia come monumenti funebri.

Si pensa che questa civiltà fosse costituita da una vasta popolazione e avesse raggiunto un altissimo livello di raffinatezza politica e sociale e un sofisticato controllo delle proprie risorse.

Gli Hopewell possedevano una rete commerciale attraverso la quale acquisivano metalli preziosi che venivano lavorati dai loro artigiani.

Con il passare del tempo si insediarono a ovest degli Hopewell dei villaggi.

Questi erano i progenitori dei popoli che nel corso del tempo divennero nomadi a cavallo e hanno contribuito allo stereotipo americano di tutte le società indiane. Diventeranno nomadi solo quando arriveranno i colonizzatori europei che li cacceranno dalle loro terre.

Molti abitanti di queste zone erano abili cacciatori e agricoltori, ben organizzati in comunità stabili come le odierne cittadine.

Altri popoli spostavano ciclicamente le loro piccole città e i loro villaggi, in base ai drastici cambiamenti di stagione, smontando e rimontando le case facilmente trasportabili conosciute come tepee. Queste abitazioni erano fatte in pelle conciata, colorate di bianco e di un rosso brillante, a forma di campana.

Si può affermare che le popolazioni indiane precolombiane delle pianure si alimentavano principalmente di carne di bisonti.

Nelle zone più fredde le persone abitavano negli igloo. Si nutrivano di pesci, uccelli, orsi polari, volpi artiche, foche, trichechi…

Possiamo affermare che nell’area del continente americano esistevano numerosi popoli che si distinguevano dal punto di vista culturale e linguistico,fatto che non si è mai verificato in nessun’altra zona del pianeta.

Il sistema sociale e politico delle comunità variava da un posto all’altro. Secondo alcune ricerche condotte tramite il metodo di datazione del carbonio 14 su oggetti rinvenuti in siti agricoli, si è stabilito che l’agricoltura fu praticata a partire dal 1200 a.C.

Le più antiche culture furono quelle degli Anasazi, degli Hohokam e dei Mogollon.

Hohokam

Gli Hohokam milleseicento anni fa costruirono una vasta e complessa rete di canali per irrigare le colture. Queste reti idriche erano collegate a delle dighe con barriere di deviazione, e altri sistemi per il controllo dello scorrimento delle acque; accanto sorgevano le aree coltivate.

Gli archeologici hanno rilevato la presenza di antiche strade, larghe nove metri, che collegavano le centinaia la comunità del Chaco Canyon con almeno una cinquantina di popolazioni periferiche che risiedevano fino a centosessanta chilometri di distanza, ognuna delle quali possedeva il proprio complesso di vasti pueblos in muratura.

I nativi della regione sudoccidentale sono famosi per l’egualitarismo politico e per il rispetto dell’autonomia personale.

I principi erano l’uguaglianza e i codici di reciproco rispetto osservati tra i popoli dei pueblos. L’unica distinzione di classe che poteva essere percepita era il potere e il prestigio, che erano garantiti ai più anziani.

I popoli del Sudest erano sedentari, anche se vivevano di pesca e di caccia. Le città avevano torreggianti templi ed enormi edifici pubblici nei quali si tenevano riunioni politiche.

Si nutrivano di grano, fagioli ed altri prodotti da cui ottenevano due o tre raccolti all’anno, che conservavano in granai e magazzini. Avevano grandi abilità a fabbricare ceste, a lavorare il legno, fare vasi, tessere, cacciare e pescare.

Calusa

I Calusa usavano grandi canoe per pescare in mare aperto, e per raccogliere molluschi usavano sbarramenti, trappole a forma di cesto, arpioni ed erbe che stordivano i pesci nei fiumi e torrenti.

I Calusa avevano governi centralizzati con forti poteri politici. I capi supremi, al comando di un esercito di guerrieri professionisti, governavano direttamente sulle decine di città che appartenevano ai loro distretti, mentre ne controllavano altre con i tributi.

La suddivisione in classi sociali comprendeva nobili, cittadini comuni e schiavi, mentre un posto particolare spettava a scultori che lavoravano il legno, pittori, intagliatori, navigatori, guaritori, danzatori.

Irochesi

Le grandi nazioni Irochesi avevano complessi sistemi politici interni e la rete formale di alleanze tra diverse nazioni, come la confederazione delle cinque nazioni della Lega irochese, fondata verso la metà del XV secolo e formata dai popoli indipendenti.

La Lega fu un modello per la Costituzione degli Stati Uniti.

Il potere femminile all’interno della comunità irochese non era limitato al suffragio femminile. La costituzione delle cinque nazioni dichiarava che la discendenza è matrilineare. Le donne saranno considerate le progenitrici della nazione e dovranno possedere la terra e il suolo. Uomini e donne erediteranno la stessa posizione sociale della madre.

I bambini venivano spinti a un’orgogliosa indipendenza e un’integrazione cooperativa nella società. I genitori raggiungevano questi obiettivi con modi gentili.

I genitori impartivano ai figli i valori di orgoglio e onore. I metodi educativi non prevedevano punizioni. Nonostante ciò i bambini diventavano adulti con molto autocontrollo.

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