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“Ufo Robot Ufo Robot Ufo Robot Ufo Robot si trasforma in un razzo missile con circuiti di mille valvole tra le stelle sprinta e va”. Una delle sigle dei cartoni più amati tra i bambini di fine anni ’70 e inizio anni ’80.
Questo cartone fu accusato dai genitori di essere ripetitivo, statico, violento e fatto al computer.
Certo, la trama era la stessa: il cattivo che attacca la Terra e Goldrake che salva il mondo.
A difendere tale cartone fu Gianni Rodari che dichiarò su «Rinascita»: “Cerchiamo di far parlare i bambini di Goldrake, questa specie di Ercole moderno. Il vecchio Ercole era metà uomo e metà dio, questo in pratica è metà uomo e metà macchina spaziale, ma è lo stesso, ogni volta ha una grande impresa da affrontare, l’affronta e la supera. Cosa c’è di moralmente degenere rispetto ai miti di Ercole?”.
Rodari in un’intervista dichiarò: “Prendiamo per esempio i nuovi cartoni animati della televisione – mi riferisco a Goldrake, agli Ufo Robot, ecc. – non bisogna credere che limitino o avviliscano la fantasia infantile: basta vedere i bambini che giocano nei cortili imitando questi personaggi, per capire che si sono impadroniti di quel materiale fantastico e lo adoperano per dire quello che vogliono, e può essere che sia esattamente il contrario di quello che voleva comunicare l’ideatore del cartone animato. Non subiscono Goldrake, lo adoperano. Hanno semplicemente una materia prima in più per giocare. Quindi sono importanti anche questi”.
Questo episodio ci fa notare la mente aperta di Rodari che si va a scontrare con l’ottusità di alcune persone.