The Collage Post Foto di Gerd Altmann da Pixabay

The Collage Post

Le notizie sui giornali parlano sempre più spesso non solo di più materiale pedopornogarafico ma di gruppi di persone che si riuniscono nel Dark Web e oltre ad assistere a violenze sessuali su bambini di due fino ai quattro anni gli spettatori possono richiedere a pagamento che alla vittima vengano fatte molte violenze, come buttarle addosso olio bollente, amputarle un braccio… Tali filmini finiscono con la morte del bambino.

In Italia è stato scovato un gruppo di minori che assisteva a queste violenze che si svolgevano in Asia.

Cercherò di analizzare la situazione in modo razionale.

Tali materiali non circolano liberamente su internet, quindi se cerco su Google non li troverò. Pertanto una persona non può finirci per caso.

Tali materiali si trovano all’interno del Dark Web, a cui si accede solo scaricando un’apposita applicazione.

Gli utenti possono scambiarsi materiale liberamente senza che qualcuno sappia il tipo di materiale che si scambiano.

Entrare nel Dark web non è illegale, ma diventa illegale se all’interno del Dark web si scambiano materiali pedopornografici o si istiga altri a commettere violenze.

Se ci troviamo all’interno del Dark web e entriamo in contatto con materiale illecito, il mio consiglio è quello non solo di prendere le distanze, ma repertare il tutto e denunciarlo agli organi competenti.

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