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Una regina d’Egitto di cui si parla poco è Arsinoe IV.

Per capire la storia di Arsione IV occorre partire dalla morte del padre, il faraone Tolomeo XII Aulete.

Dopo la morte del faraone Tolomeo XII Aulete, Tolomeo XIII e Cleopatra sono correggenti d’Egitto. A causa di una carestia che colpisce duramente il paese e ai rapporti tesi che sussistono tra i regnanti, Tolomeo XIII detronizza Cleopatra. Quest’ultima scappa da Alessandria e si rifugia insieme alla sorella Arsinoe IV in Tebaide e poi in Siria.

Nel 48 a.C. a d’Alessandria arriva Giulio Cesare che si è schierato dalla parte di Cleopatra.

Arsinoe scappa dalla capitale e si rifugia presso l’esercito, comandato da Ganimede, e viene proclamata regina.

Ella  si allea con il fratello Tolomeo XIII per sconfiggere i Romani. Durante la battaglia del Nilo l’esercito egiziano subisce una pesante sconfitta dai Romani.

Ma nel 47 a.C. Arsinoe viene catturata dai Romani e nel 46 a.C. viene portata a Roma per il trionfo di Cesare. Quest’ultimo risparmia la vita ad Arsinoe esiliandola nell’Artemision di Efeso. Tale luogo è un rifugio per gli esiliati politici, pertanto nessuno poteva essere ucciso al suo interno.

Viene assassinato Cesare, subentrano al suo posto Ottaviano e Antonio.

Cleopatra, preoccupata che la sorella possa detronizzarla, istiga Antonio a uccidere Arsinoe. Quest’ultima si trova nell’Artemision di Efeso quando viene uccisa per ordine di Antonio nel 41 a.C.

Tale fatto ha indignato l’opinione dei Romani che mal sopportavano Cleopatra.

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