
The Collage Post
Gli storici paragonano il Medioevo come un’intercapedine che viene colmata da ciò che si vuole. Secondo alcuni storici il medioevo è un periodo buio mentre altri studiosi riabilitano questo periodo.
La riabilitazione del medioevo si ha intorno all’800 nella Germania romantica, sia a livello politico sia a livello letterale.
La riabilitazione del Medioevo a livello politico si ha inizialmente con la visione Germanica. Quest’ultima sostiene che i barbari hanno invaso e distrutto il mondo classico generando l’Europa.
Nell’800 nasce l’idea che le nazioni nascono nel Medioevo. Questa idea viene sfruttata in Francia nel periodo della Restaurazione, mentre in Italia il Medioevo assume un significato di rievocazione della patria e di eroi durante l’unità della nazione.
Anche nel ‘900 ci sono regimi di storicità medievale: pensiamo a Mussolini che fa riferimento a Roma antica per l’unità nazionale e rivendica il Medioevo tramite feste che richiamano usanze medievali.
Hitler richiamerà il Medioevo tramite ricerche sul santo Graal e la lancia che ha trafitto il cuore di Gesù.
Ancora oggi rievochiamo il Medioevo, basti pensare che molti uffici pubblici sono all’interno di strutture medievali.
Per quanto concerne la letteratura che ha riabilitato il Medioevo nell’812 in Germania si deve fare riferimento alle fiabe dei fratelli Grimm.
Le fiabe provengono dalla tradizione orale tedesca, e hanno lo scopo di dare un’identità alla Germania.
Grazie ai fratelli Grimm c’è un’innovazione letteraria che fa la distinzione tra favola e fiaba.
Queste fiabe hanno come sfondo storico il Medioevo con castelli, principesse, draghi, principi, streghe… Trionfano i buoni sentimenti, il grande amore, atmosfere magiche. L’eroe ha sempre un cuore puro.
Nell’800 si guarda al Medioevo con molta nostalgia e difatti molti romanzi storici hanno caratteri tipici del Medioevo. Nel ‘900 si hanno romanzi di carattere fantasy, anch’essi ambientati nel Medioevo. Tra questi spicca Il Signore degli Anelli.
Tutti questi stereotipi medievali non sono veri, ma sono frutto di un immaginario collettivo che è andato a stratificarsi nel corso degli anni.