The Collage Post Image by Sasin Tipchai from Pixabay 

The Collage Post

In Italia Mussolini oltre ad avere una classe intellettuale che si opponeva al fascismo esprimendo il proprio dissenso tramite una lotta sia fisica ma anche intellettuale, trovò anche una resistenza fatta da giovanissimi scout.

Dato che i principi insegnati agli scout vennero visti dal regime fascista pericolosi in quanto sovversivi del sistema, fu introdotta La legge n. 5 del 9 gennaio 1927 che disponeva lo scioglimento dei reparti scout nei centri inferiori a 20.000 abitanti e l’obbligo di inserire l’acronimo ONB (OPERA Nazionale Balilla) nei gruppi rimanenti.

Papa Pio XI dichiarò lo scioglimento dell’associazione scoutistica cattolica italiana.

Il 9 aprile 1928 fu soppresso lo scoutismo dal consiglio dei ministri.

Tutti i gruppi scout deposero le fiamme, ma dei piccoli gruppi clandestini di scout sopravvissero con il proposito di restare un giorno in più del reggimento fascista.

Tra i vari gruppi clandestini degli scout occorre ricordare il gruppo delle aquile randagie.

Inizialmente questi gruppi svolgevano le attività consuete degli scout, ma come si intensificò il fascismo e l’Italia entrò in guerra, i ragazzi svolsero piccoli compiti per aiutare coloro che combattevano nella resistenza, come ad esempio spostare documenti dentro lo zaino di scuola da un edificio all’altro, far scappare gli ebrei in Svizzera, recuperare armi per la resistenza…

Quindi possiamo dire che la resistenza in Italia l’hanno fatta tutti anche gli scout.

Tale argomento viene trattato, anche se romanzato, nel film Aquile randagie, che consiglio di vedere.

1Shares