
The Collage Post Image by Rob de Roy from Pixabay
The Collage Post
La concezione umana percepisce il tempo in modo unidirezionale, ossia sempre verso il futuro. Per questo motivo usiamo i moti terrestri per scandire il tempo. Questo anche per la teoria di Isaac Newton.
Con l’eccessivo uso del mezzo del treno e con la conseguente necessità che tutti i treni fossero tutti coordinati e avessero lo stesso orario Einstein elaborò la sua teoria del tempo.
Einstein scoprì che il tempo poteva scorrere in diverse velocità, ossia il mio tempo può essere diverso dal vostro tempo. Si parte dal presupposto che ognuno abbia un proprio tempo.
Einstein scopre una relazione tra tempo e spazio.
Egli dice che quanto più aumenta la nostra velocità nello spazio (rapportata a quella della luce), tanto più il tempo rallenta.
Collega il tempo e lo spazio ai punti cardinali nord e ovest.
Se non mi muovo nello spazio, il mio moto è tutto nel tempo, ma se mi muovo il mio moto nel tempo rallenta e viene spostato nel moto spazio. Il tempo scorre più lentamente per chi si sta muovendo.
Einstein unificò il concetto di spazio e tempo .
La distinzione tra passato, presente e futuro è solo un’illusione per chi compie gli atti. Dobbiamo pensare che ogni istante dei nostri movimenti sia fotografato e tutte queste immagini vengono messe in sequenza.
Secondo questa teoria passato, presente futuro sono reali, quello che è accaduto e quello che deve ancora accadere sono presenti.
Nicoski abbraccia totalmente la teoria di Einstein. Egli dice che passato e presente convivono nello stesso momento e che l’uomo ha dovuto restringere il cervello, ossia l’uomo per poter sopportare le dittature e i sovrani deve diventare stupido: più stupido sei meno sai e di conseguenza meno vedi e più sopporti.
Per tali ragioni l’uomo non vede insieme il passato e il presente e futuro. Per far sì che tutti i sistemi di potere reggano occorre seguire l’unidirezione del tempo, che va sempre avanti.