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The Collage Post
La massoneria ha sempre affascinato molto le persone nei secoli, forse per via dell’alone di mistero per chi non è dell’ambiente.
Tra i personaggi noti che fanno parte della massoneria abbiamo Mozart, che ha spiegato la massoneria nell’opera Il Flauto Magico.
La storia si svolge nell’antico Egitto e questo non è un caso, dato che proprio nell’antico Egitto si fonda l’alchimia ed è stato il luogo in cui sono nati il Cristianesimo, l’Ebraismo e altre religioni.
Il principe Tamino viene salvato da tre dame mandate dalla regina della notte. Il numero tre è un numero ricorrente dell’opera e fa riferimento alla trinità che ho spiegato nell’articolo sull’alchimia.
Tamino conosce Papagheno e la regina della notte incarica Tamino di salvare la figlia rapita da Sarastro. Tamino, dopo aver visto la foto di Palmina, figlia della regina della notte, si innamora di lei e parte con Papagheno per salvare la fanciulla. Tamino e Papagheno arrivano da Sarastro e scoprono che la fanciulla vuole stare con Sarastro e la cattiva è la regina della notte.
Mozart, essendo massone, vuole farci vedere due mondi che coesistono: uno è quello della regina della notte, dove stanno le persone che non vogliono cercare la conoscenza, mentre nel mondo di Sarastro si trovano coloro che vogliono la conoscenza e c’è l’hanno.
Tamino vuole stare con la fanciulla che doveva salvare ma deve superare delle prove.
Mozart da questo momento in poi ci spiega l’iniziazione che hanno non solo i massoni, ma anche le persone che nell’antichità entravano nei gruppi esoterici.
La prima prova che Tamino e Papagheno devono superare è quella del silenzio.
Nell’antichità gli iniziati dovevano superare un periodo di prova, che era quello di non parlare per un certo periodo di tempo, che poteva durare anche un anno. Questa prova serviva per capire se l’iniziato riusciva a trattenere i propri istinti . Nella massoneria è la regola di non proferire parola di quello che succede.
Tamino supera la prova, mentre Papagheno no. Tamino deve superare la successiva prova, quella dei quattro elementi.
Nell’antichità gli iniziati dovevano superare la prova del fuoco che consisteva nel processo di combustione spirituale. Con la prova dell’acqua l’iniziato acquisiva la capacità di seguire alti ideali. La prova dell’aria è la capacità dell’iniziato di prendere una decisione pronta contando su se stesso.
Qualcuno potrebbe farmi notare che non ho parlato della prova della terra. Siccome vige la legge del ternario, la terra viene considerata come il ritiro dell’acqua. Non sussiste una prova specifica.
Gli iniziati che riuscivano a superare, ovvero a padroneggiare gli elementi erano magi e dovevano mettersi al servizio degli altri.
Queste prove vengono anche fatte nella massoneria per salire di livello, ma si ignora in che modo.
Ritornando al nostro racconto, Tamino padroneggia gli elementi con il flauto magico ed è protetto insieme a Palmina da una piramide invisibile. La piramide viene definita come un simbolo esoterico/massone, in quanto tale struttura ricarica energeticamente le persone ma anche favorisce la mummificazione, ma questo gli scienziati non hanno ancora capito come.
Tamino e Palmina vengono accolti dagli iniziati nel tempio del Sole. Significa che i due hanno raggiunto la chiaroveggenza (non come la intendiamo noi, che prevedono con la palla di cristallo il futuro), ossia hanno la conoscenza delle cose. I due sono usciti dal buio, cioè dall’ignoranza della non conoscenza, e sono entrati nella conoscenza.