The Collage Post Image by Rebecca Matthews from Pixabay 

The Collage Post

Vi ricordate il film La morte ti fa bella? Le protagoniste rincorrono l’eterna giovinezza e bellezza bevendo un filtro magico che dona loro la vita eterna a costo zero. Alla fine del film le due donne hanno sì conseguito la vita eterna, ma i loro corpi cadono a pezzi.

Questo film secondo me è sempre attuale. Tratta un tema, quello dei possibili effetti nocivi delle cure estetiche, che è trasversale a tutte le epoche storiche.

Pensiamo agli antichi Egizi: sia donne che uomini usavano ciprie, rossetti, eyeliner o kajal che contenevano polvere di piombo; la stessa veniva assorbita dalla pelle causando non solo infiammazioni cutanee ma anche cefalea, debolezza, problemi digestivi e addirittura alterazioni della personalità.

Un’altra sostanza usata come cosmetico in passato, che ha mietuto parecchie vittime, è la biacca. Quest’ultima veniva usata soprattutto in Giappone, come trucco scenico nel teatro greco e in epoca elisabettiana come cipria per rendere la pelle bianca. Anche tale cosmetico era composto da piombo: oggi sappiamo che l’avvelenamento causato da questo metallo provoca i gravi effetti collaterali già citati.

Anche la prima crema antirughe della storia, la Laird’s Bloom of Youth, conteneva carbonato e acetato di piombo. La crema era pubblicizzata come sbiancante e illuminante per la pelle, ma finì col causare in molte donne una severa sindrome da intossicazione, con perdita di peso, mal di testa, affaticamento, nausea, atrofia muscolare fino, in alcuni casi, alla paralisi. Altri prodotti non erano meno velenosi: un’altra crema conteneva arsenico.

Il mascara Lash Lure invece conteneva catrame di carbone, altro elemento tossico. E potremmo continuare con un lungo elenco di cosmetici contenenti sostanze nocive.

In questi anni la cosmesi è cambiata notevolmente e i prodotti dannosi in circolazione oggi sono sicuramente in numero ridotto rispetto al passato.

Normalmente il prezzo del cosmetico ci dice molto sulla qualità del prodotto: ad esempio, trucchi che costano un euro quasi sempre contengono sostanze pesanti. Sarebbe opportuno leggere attentamente l’etichetta e verificare se i vari ingredienti citati rientrano nella lista di sostanze consentite o se ciascun componente è presente in quantità tollerata per l’uso cosmetico. Così eviteremo di cadere a pezzi come le protagoniste del film sopra citato.

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