
The Collage Post Foto di Bernard-Verougstraete da Pixabay
The Collage Post
Alcuni dei miei lettori hanno letto l’articolo Ballando con Raffaele Morra e, sapendo che ho fatto danza classica per molti anni, mi chiedono se sia il caso di iscrivere i loro figli ad una accademia di danza o ad un liceo coreutico, o se invece sia preferibile non farlo.
La mia risposta è: dipende. Molti genitori mi dicono che gli insegnanti di danza dichiarano che i loro figli sono dei talenti. Queste affermazioni le ho sentite fare spesso e posso garantire che gli insegnanti di danza non dicono sempre la verità, per diverse ragioni: se ammettessero che gli allievi non sono portati per la danza, questi lascerebbero il corso e non spenderebbero ingenti somme di denaro per costumi e concorsi; a volte poi arrivano a lodare allievi non particolarmente meritevoli perché gli stessi genitori insistono talmente tanto nel voler far diventare i propri figli dei ballerini, che gli insegnanti non riescono a dire loro la verità.
Occorre tener presente che, oltre alla bravura, per fare danza è necessario avere un determinato fisico. Nella mia vita ho visto ragazze piuttosto brave a ballare ma che non avevano il fisico adatto, e, ciò nonostante, gli insegnanti davano loro delle parti di rilievo durante gli spettacoli illudendole che avrebbero fatto carriera. Nel momento in cui le allieve si rendevano conto di non poter fare le ballerine di professione cadevano nello sconforto e spesso cominciavano ad avere problemi di alimentazione, cosa che ho visto accadere anche ad aspiranti ballerini di sesso maschile. Io sono convinta che alla danza occorra avvicinarsi con molta cautela, sapendo fin dall’inizio che chiunque può fare un corso di danza ma non a tutti è dato diventare ballerini professionisti. La strada del professionismo è a volte preclusa anche a persone talentuose e con il fisico adatto, che non riescono a sfondare nel mondo della danza per delle patologie sorte a causa della danza stessa.
Poiché intraprendere tale
strada è dispendioso sia in termini economici che di energie, è
preferibile cercare di capire subito se è il caso di perseverare, sostenendo, ad
esempio, dei provini alla Scala di
Milano, alla Scuola di danza dell’Opéra di
Parigi, all’Accademia di danza classica
Vaganova, all’Accademia Internazionale del
Balletto di Salisburgo. Se gli aspiranti allievi vengono accettati in queste
scuole significa che avranno qualche possibilità di
fare della danza la loro professione. Certo
può accadere anche di essere accettati e poi di sentirsi dire, alla fine
del percorso, che
non si ha alcuna possibilità di fare carriera. Anche nel caso in cui vengano superati i test di valutazione e si venga accolti in una prestigiosa accademia, quindi, il mio consiglio è quello di non lasciare
mai la scuola e, potendolo
fare, di andare all’Università, proseguendo eventualmente con dei master. A mio parere la
danza e lo studio scolastico devono andare di pari passo. Molti ballerini hanno fatto questa scelta
e sono riusciti sia a conseguire dei titoli di studio
sia a lavorare nelle compagnie di danza.