
Foto di Th G da Pixabay The Collage Post
The Collage Post
Vorrei ripercorrere velocemente la storia delle tecniche fotografiche dal 1800 ad oggi. Nei primi anni dell’Ottocento la fotografia cominciò a prendere forma grazie alla sperimentazione di artigiani e inventori. Tra di loro si distinse il francese Joseph Nicérphore Niepce, che negli anni ’20 dell’Ottocento pose le basi chimiche della fotografia moderna. Le tecniche rudimentali utilizzate fino al 1880 per produrre foto vennero tutte soppiantate dal procedimento al collodio umido, che veniva sostituito dall’emulsione di gelatina al bromuro d’argento. Da questo nuovo procedimento nacquero le macchine fotografiche portatili con pellicola interna, il cui sviluppo veniva fatto da appositi laboratori. Nel 1891 venne introdotta la celluloide come supporto per i negativi, mentre la gelatina sensibilizzata veniva applicata sulle carte da sviluppo. La fotografia inizialmente era considerata un’arte pittorica, che doveva quindi sottostare ai canoni della pittura. In America e in Europa nacquero presto associazioni che allestivano mostre fotografiche. Nel 1902 venne fondata la Photo-Secession, che impose la concezione della fotografia come arte a sé, con logiche e regole proprie: le foto conquistavano così un posto di rilievo tra le opere figurative. Nel 1923 veniva messa sul mercato la prima fotocamera con pellicola. Nel 1975 il ricercatore Steven Sasson iniziò a lavorare alla fotocamera digitale, di cui depositò il brevetto nel 1978. Ci vollero però diversi anni di studio per riuscire a migliorare le immagini prodotte con il nuovo metodo. Il 24 agosto 1981 uscì sul mercato la prima fotocamera digitale, che consentiva di vedere immediatamente le immagini su un display e di scaricarle sul computer. All’inizio le fotocamere digitali non disponevano delle raffinatezze per la messa a fuoco e la composizione delle immagini proprie della macchina fotografica reflex; per questo motivo i fotografi continuavano a preferire gli apparecchi tradizionali. Con l’evoluzione della tecnologia, le macchine fotografiche digitali si sono perfezionate: le foto sono diventate sempre più precise e nitide, e la modalità di scatto sempre più sofisticata. Nel 1997 venne inventato il primo dispositivo mobile dotato di una fotocamera, un apparecchio ibrido che raggruppava le caratteristiche di un computer portatile, di un telefono cellulare e di una fotocamera digitale. Nel 2000 i cellulari dotati di fotocamera vennero messi in commercio: questa nuova tipologia di telefono era destinata a conquistare i mercati nel giro di pochi anni. La diffusione degli smartphone, i “telefoni intelligenti”, nell’ultimo decennio ha rivoluzionato il mondo della fotografia, che è diventata accessibile a tutti. L’avvento dei social media ha reso la fotografia un mezzo di comunicazione di massa: Facebook, Instagram, WhatsApp sono i luoghi deputati allo scambio di immagini, che hanno mandato in soffitta i tradizionali album fotografici.