
The Collage Post Foto di hurk da Pixabay
The Collage Post
Il programma antisemitico, messo a punto da una parte del regime hitleriano contro gli ebrei tedeschi, raggiunse il suo culmine nella notte tra il 9 e 10 novembre 1938, quando in Germania, Austria e Cecoslovacchia furono bruciate almeno 1406 sinagoghe (i luoghi di preghiera ebraici) e vennero distrutti negozi, case private, cimiteri e luoghi di aggregazione della comunità ebraica.
In quella notte Joseph Goebbels, Heinrich Müller e Reinhard Heydrich diedero ordine alla polizia e ai vigili del fuoco di non intervenire e di preservare sole le case dei non ebrei.
Müller e Heydrich ordinarono arresti di massa: trentamila ebrei furono così deportati nei campi di concentramento. Nei mesi successivi alcuni furono liberati, ma solo dopo essere stati spogliati dei loro beni, mentre altri persero la vita.
Le comunità ebraiche furono obbligate a pagare il controvalore dei danni riportati quella notte.
Nessuno dei vandali incendiari e assassini fu arrestato, tranne due persone che avevano violentato delle donne: la loro colpa era di aver violato una delle leggi razziali, quella che vietava l’unione tra ebrei e non ebrei.
Quella tragica notte passò alla storia col nome di “notte dei cristalli” per via delle vetrine distrutte dei negozi della comunità ebraica.